Villa Porza
La Svizzera è tra i paesi europei in cui maggiormente lo stile internazionale ha raggiunto anche le sensibilità delle persone comuni, specialmente nella sua accezione modernista declinata secondo le migliori modalità espressive concesse dal beton. Per composizione fisico-chimica, seppur con processo naturale sviluppatosi ovviamente nell'arco di millenni, le pietre arenarie costituiscono il materiale di cava in assoluto più vicino al beton, poiché frutto della miscela di sabbie divenute pietra per calcificazione, mediante leganti.
Forti di questa scelta in logica continuità con la tradizione locale più recente, per gli esterni di quest'abitazione affacciata sul panorama del lungolago si sono scelte lastre a casellario con finitura sabbiata, posate per lo più a secco così da occultare le sottostanti raccolte dell'acqua meteorica per le terrazze ed il bordo-piscina. Occasionalmente i lapidei pure risalgono verticalmente ad abbracciare le fioriere disegnate entro gli spazi aperti pavimentati. La sabbiatura cerca un morbido dialogo con la naturalità dell'intorno, ulteriormente ingentilendo le linee rigorose dell'abitazione, in parte rispettose della migliore tradizione elvetica contemporanea, in parte forse pure orientate agli esiti tecnici e formali di alcune ricerche architettoniche d'area americana. L'installazione delle parti in pietra è di ArcStudio. All'interno le lievi asperità tipiche delle sabbiature lasciano spazio a lucide finiture levigate e spazzolate, in accordo con la maggiore lucentezza delle doghe lignee e dei riflessi delle ampie vetrazioni in cristallo, poste a proiettare gli interni nel panorama circostante e, allo stesso tempo in direzione opposta, ad accogliere la liquidità del lago e la solidità dolomitica all'interno.