Grand Hotel Majestic

Casone Design Office

Antistante l’ingresso della Cattedrale di San Pietro a Bologna, sulla centrale via Indipendenza, il visitatore incontra, quasi inconsapevolmente, il fastoso edificio ospitante da un secolo i locali di uno degli alberghi più noti d’Italia. Il palazzo, collocato in una delle posizioni di maggior interesse storico-architettonico della città, proprio perché vicino all’incrocio tra i due assi principali dell’antico sistema viario romano, è il risultato di numerose sovrapposizioni edilizie susseguitesi, e compenetrate nelle sue fondamenta a partire dall’epoca antica e altomedievale.
Nel 1740 l’architetto Alfonso Torreggiani ne definisce i tratti che conosciamo riconvertendo le antiche dimore medioevali in Seminario Arcivescovile, per desiderio del cardinale Lambertini. Elemento qualificante è l’adiacenza dell’antico palazzo Fava, esempio illustre di architettura rinascimentale bolognese, con cui condivide, al piano nobile, il celebre Camerino di Europa, ciclo di affreschi dedicato alla leggenda mitologica, ad opera dei fratelli Carracci. Le zone comuni dell’hotel sono abbellite da altri capolavori pittorici che spaziano dal Quattrocento al tardo Settecento, i cui colori sono enfatizzati dai ricchi dettagli delle finiture. Così il marmo statuario della pavimentazione, su cui s’innestano elementi di nero Marquinia, composti a casellario, sottolinea l’eleganza dell’ingresso, enfatizzato da piedistalli a base quadrata decorati con geometriche combinazioni lapidee. Su di essi poggia il colonnato, ora bianco scolpito, ora in lucido marmo venato.
Il giallo di Siena, composto ancora una volta con il nero Marquinia, contraddistingue il disegno della pavimentazione della sala da thè, illuminata dalla vetrata ottagonale decorata in stile liberty. All’eleganza delle terme antiche nobiliari si allude nelle sale da bagno, dove la pietra levigata si combina in diversi giochi cromatici, non solo nella pavimentazione, ma anche negli arredi i quali, ottenuti in intaglio da blocchi marmorei, sono oggetti esclusivi per la cura del corpo.

Progetto architettonico a cura di Uainot Architetti